In data 17 Luglio, ore 12:00, si è tenuta nella Sala Spinelli del Presidio Ospedaliero “Riuniti”, la conferenza stampa di presentazione dell’indizione della gara per la progettazione del nuovo Grande Ospedale metropolitano di Reggio Calabria. L’iter burocratico per la sua realizzazione, che si avrà nell’area adiacente a quella del Presidio Ospedaliero Morelli, è partito con la partecipazione, nel settembre del 2015, da parte dell’Azienda “Bianchi- Melacrino- Morelli “ a un bando nazionale di investimenti in opere pubbliche da parte dell’INAIL e inserite tra le iniziative di elevata utilità sociale dei piani di investimento triennali dello stesso Istituto. Per l’importo finanziato, l’iniziativa progettuale proposta è tra le più importanti a livello nazionale. Torniamo un po’ indietro:
Ad ottobre 2016,si è proceduto all’acquisizione al patrimonio del Comune, a titolo non oneroso, dei beni immobili appartenenti all’Agenzia del Demanio, da destinare ad uso sanitario-ospedaliero, stipulando un contratto di concessione per 99 anni.
Nel febbraio 2018, riguardo il “nuovo Ospedale Reggio Calabria BIM”, il dipartimento Presidenza della Regione Calabriae il GOM hanno firmato la convenzione per l’attuazione delle attività di indagine, verifica e progettazione dell’intervento e su questa base hanno proceduto alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica e su quella dell’Unione Europea, della gara di progettazione, tramite procedura aperta, per la redazione della progettazione dell’opera.
La realizzazione del nuovo ospedale si incardina nel processo di riqualificazione di un’area importante del comprensorio urbano di Viale Europa, che sarà contestualmente integrata con gli altri progetti previsti dall’Amministrazione Comunale nell’area sud della città. Lo ha sottolineato il Sindaco, Avv. Giuseppe Falcomatà, intervenuto alla Conferenza: «Il nuovo ospedale della zona sud sarà un’opera di valenza strategica per la nostra città; sarebbe riduttivo considerarla esclusivamente dal punto di vista sanitario. Si tratta infatti di un’infrastruttura in grado di rigenerare l’intero quartiere all’interno del quale si inserisce».
Il Presidente del Consiglio regionale, Nicola Irto, ha messo in luce come si tratti di :«un atto concreto e un passaggio indispensabile per consegnare alla nostra comunità una struttura sanitaria efficiente e moderna». Ha aggiunto: «Il nuovo ospedale assurgerà a punto di riferimento per l’intero Mezzogiorno d’Italia, rafforzando la fiducia verso la sanità del nostro territorio, che può contare su professionisti di qualità e su alcuni reparti di eccellenza». A conclusione del suo intervento ha detto: «in vista della creazione del nuovo ospedale occorrerà ripensare e riqualificare dal punto di vista urbanistico l’intera area interessata all’opera per garantire anche una efficiente e rapida viabilità e un celere collegamento con il raccordo autostradale reggino».
Il Dott. Frank Benedetto, direttore generale del GOM ha spiegato: «il nuovo ospedale avrà le caratteristiche di un presidio moderno e contestualizzato sul nostro territorio[…]un ospedale eco-sostenibile».
Il nuovo Ospedale Metropolitano occuperà una superficie di 68.640 mq ed avrà le seguenti caratteristiche: 600 posti letto; 12 sale operatorie; laboratorio centralizzato; polo servizi; radiologia; polo onco-ematologico e radioterapico; polo chirurgico; cardiologico e cardiochirurgico; materno-infantile; orto-traumatologico; nefrologico e CNR; polo medico; urgenza-emergenza; uffici amministrativi.
Si tratta di un piano architettonico, impiantistico e strutturale attivato in modalità BIM per Ospedale Reggio Calabria BIM.
L’utilizzo di strumenti di valutazione delle competenze con il fine di valorizzare la professionalità delle figure BIM Coordinator, BIM Specialist e BIM Manager, come previsto dal bando, con il riconoscimento della certificazione relativa alle competenze manageriali per quanto riguarda il BIM ,afferma Lorenzo Orsenigo, Direttore generale di ICMQ «contribuisce a perseguire un salto di qualità nella progettazione e nella realizzazione delle opere pubbliche attraverso la certificazione di personale qualificato[…] si favorisce la trasparenza ,e si consente alle stazione appaltanti di poter valutare nel migliore dei modi la rispondenza con i criteri qualitativi di un bando di gara. La concessione di punteggi premiali, inoltre, incentiva gli studi di progettazione a perseguire percorsi di formazione e di crescita professionale al proprio interno, sapendo di veder riconosciuto il proprio investimento».
Un contenuto a cura di: Maria Frattini