A pochi mesi dall’entrata in vigore del cd. Decreto BIM per la parte che stabilisce per le stazioni appaltanti,le amministrazioni concedenti e gli operatori economici, l’obbligatorietà dei metodi e degli strumenti elettronici specifici, nelle fasi di progettazione, costruzione e gestione delle opere edilizie e infrastutturali con importo a base di gara pari o superiore a 100 milioni di euro, il settore delle costruzioni è di nuovo in fermento.
Infatti è stato all’ordine del giorno della riunione del Consiglio dei ministri di oggi 20 marzo 2019 l’esame della bozza del Decreto legge c.d. Sblocca cantieri, che reca disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici e misure per l’accelerazione degli interventi infrastrutturali. Soltanto 5 articoli per affrontare modifiche al codice dei contratti pubblici, disposizioni sulle procedure di affidamento in caso di crisi di impresa, semplificazione della disciplina degli interventi strutturali in zone sismiche, commissari straordinari, Agenzia nazionale per la sicurezza delle dighe. Entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione del decreto un regolamento unico unificherà decreti ministeriali e linee guida ANAC già emesse in attuazione del Codice dei Contratti Pubblici.
Tra le novità degna di nota è la previsione dell’affidamento dei lavori in base al progetto definitivo semplificato per gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, fatta eccezione degli interventi che prevedono il rinnovo o la sostituzione di parti strutturali delle opere o impianti, in quanto in questi casi occorrerà una relazione generale, l’elenco dei prezzi, il computo metrico- estimativo,il piano di sicurezza, costi della sicurezza. Si prevede la possibilità che le stazioni appaltanti possano procedere all’affidamento di lavori di importo pari o superiore a 40.000 euro e inferiore a 150.000 euro mediante affidamento diretto previa consultazione di tre operatori economici. Sale la soglia, da 150 a 350 mila euro, per avviare una procedura negoziata “di almeno dieci operatori economici individuati sulla base di indagini di mercato o tramite elenchi di operatori economici, nel rispetto di un criterio di rotazione degli inviti. Infine per gli interventi infrastrutturali ritenuti prioritari il Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, dispone la nomina di uno o più commissari straordinari, cui spetta l’assunzione di ogni determinazione ritenuta necessaria per l’avvio ovvero la prosecuzione dei lavori, anche sospesi.
Riuscirà il decreto Sblocca cantieri a fare qualche passo avanti sulla strada della semplificazione, economicità ed efficacia dell’azione amministrativa?
Un approfondimento di Maria Frattini